Dopo la prima e positiva esperienza intrapresa l’anno
scorso, anche quest’anno ha preso vita dal 05 al 19 luglio nel nostro paese il
campo internazionale di legambiente.
Come la precedente edizione le finalità del campo erano,
oltre all’evidente ricerca di una sensibilizzazione e un’effettiva tutela
dell’ambiente, quella di permettere alla popolazione ma soprattutto ai giovani
del paese di poter conoscere coetanei provenienti da tutto il mondo, accomunati
dalla stessa sensibilità per l’ambiente coi quali scambiare la proprie
esperienze nel campo appunto ambientale ma soprattutto di vita.
Ovviamente il campo oltre allo scopo didattico suddetto,
aveva come obbiettivo quello di cercare di far maturare ulteriormente la
conoscenza ambientale dei volontari ospiti sia attraverso l’insegnamento di
tecniche di lavoro pratico che trattando tematiche ambientali importanti.
Il fine era quello di stimolare questi giovani a tornare
nei propri paesi con il desiderio e le capacità di organizzare con l’aiuto delle
proprie associazioni a loro volta un campo ambientalista.
Il campo grazie all’eterogeneità dei suoi partecipanti
Inghilterra, Repubblica Ceca (3), Repubblica Slovacca (2), Polonia, Germania,
Francia (3), Giappone, Canada, Turchia (2), aveva un carattere evidentemente
multietnico, il quale ha reso sicuramente molto affascinante l’esperienza.
Le attività del campo sono state organizzate per la prima
settimana in Valdajone, mentre la seconda sulla collina di San Defendente.
La scelta di svolgere la prima settimana in Valdajone
oltre a seguire ragioni logistiche voleva permettere ai ragazzi passando
l’intera giornata insieme di socializzare più velocemente.
Lo scopo sicuramente è stato raggiunto, in quanto a
seguito della 1° settimana il gruppo era già molto affiatato.
Riguardo al lavoro che ha impegnato in Valdajone i
volontari esso consisteva nella sistemazione (smontaggio, sverniciatura,
verniciatura, montaggio) delle panche della colonia e del parco adiacente, ormai
deteriorate dal tempo e la preparazione dei tronchi di legno che in seguito gli
alpini avrebbero messo in opera, (nelle fasi del lavoro si è sempre fatto uso di
materiali non inquinanti).
Ai ragazzi organizzati per turni di lavoro, spettavano
anche le mansioni domestiche di pulizia e preparazione di pranzo e cena, in
questo modo si ha avuto la possibilità di assaggiare specialità tipiche ti tutto
il mondo.
La sera grazie anche alla partecipazione di persone del
paese si è potuto trascorrere serate musicali di gruppo accompagnate dalla
chitarra.
La seconda settimana un po’
a malincuore ha previsto il rientro in paese, i ragazzi sono stati ospitati
nelle famiglie del paese.
I lavori a San Defendente
prevedevano la completa pulitura della zona infestata da spine e da altre piante
spontanee, il lavoro ostico era distribuito nella mattinata e nel pomeriggio, il
pranzo era gestito dai ragazzi organizzati in gruppi di coorvè, mentre la cena
veniva preparata dal centro sociale.
Nella seconda settimana si sono organizzate escursioni
e gite per permettere ai ragazzi di conoscere le attrazioni
presenti sul territorio, dal ghiacciaio del Gavia, alle
incisioni rupestri di Capo di Ponte.
Grazie anche a queste esperienze comuni il gruppo a
trovato una forte complicità che ha permesso la nascita di amicizie intense.
A sostegno di questo sta il fatto che più della metà dei
ragazzi finito il campo abbiano espresso il desiderio di poter restare a Bienno
ancora per qualche giorno, ovviamente il loro desiderio e stato esaudito, e
inoltre a seguito del campo i volontari si sono dati appuntamento a Praga per
una rimpatriata alla quale in molti hanno aderito.
Quindi come è intuibile non c’è stato un vero e proprio
giorno degli addii, forse è meglio parlare di un arrivederci anche perché fra
tutti i ragazzi è viva la volontà di rincontrarsi in qualsiasi altra parte del
mondo per continuare a nutrire questa nascente amicizia e a coltivare il loro
spirito ambientalista.
In conclusione la seconda esperienza Biennese del campo
internazionale di Legambiente può essere considerata molto positiva, in tutti
gli aspetti che questa a coinvolto quello ambientale lavorativo, quello sociale
e perché no quello dello svago.
Il circolo di
Legambiente spera che questo articolo possa
far maturare nei concittadini la voglia di avvicinarsi a loro volta alle
tematiche ambientali e spera che ogni anno la partecipazione dei giovani
biennesi al campo sia sempre maggiore.
Inoltre si vuole ringraziare tutti coloro che hanno con
il loro aiuto permesso la buona riuscita dell’iniziativa le famiglie ospitanti e
i ragazzi del Laboratorio Sociale Autogestito.
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